LE AUDACINE PARTE 2 - U.S. Audace A.S.D.

LE AUDACINE PARTE 2

U.S. Audace calcio femminile

LE AUDACINE PARTE 2

Dopo Elisa e Francesca vogliamo farvi conoscere le altre due combattive Audacine, Melissa e Sabrina. entrambe classe 2009; giocano nel ruolo di portiere la prima e di centrocampista la seconda.

Melissa Di Gaetano ci racconta che si è avvicinata al calcio in modo del tutto casuale. A volte al parco non ci sono le sue amiche con cui di solito si ritrova e così gioca a pallone con suo fratello. Corre, cerca di star dietro alla palla e si diverte tantissimo, così tanto che si rende conto che le piacerebbe giocare seriamente a calcio. Lascia la pallavolo e la ginnastica artistica e si iscrive alla scuola calcio Audace, dove già suo fratello è iscritto da anni.

Inizia la sua esperienza lo scorso settembre, partendo subito per il suo primo ritiro con la squadra e sebbene gli allenamenti siano molto impegnativi e faticosi, Melissa si sente felice perché impara tantissime cose in poco tempo e ad ogni allenamento sente di migliorare e questo le dà la forza per continuare nonostante la stanchezza.

Negli allenamenti e nelle partite non sente nessuna differenza tra lei e gli altri compagni di squadra per il solo fatto di essere una femmina. “In campo”, dice, “ci sentiamo tutti uguali, siamo tutti giocatori alla pari”. L’interazione con il resto della squadra avviene in modo del tutto naturale e spontaneo. Allenandosi, nei giri di campo, le capita di sentirsi troppo stanca e così rallenta e cammina finché riprende fiato e ricomincia a correre; in quei momenti nessuno la fa sentire inferiore, anzi la incoraggiano ed è incredibile sentirle dire “ mi insegnano che non bisogna mai mollare, perché si può arrivare in fondo”.

I suoi occhi brillano nel raccontarci di quanto sia bello per lei, ogni volta che riesce a parare la palla, sentire gli allenatori ed i suoi compagni che le urlano “brava!”. Melissa vive il suo ruolo di portiere con grande serietà, perché lo ritiene di grande responsabilità e da cui spesso dipende il risultato della partita. “Se sbaglia l’azione un difensore o un attaccante”, dice,” comunque c’è ancora possibilità di rimediare, ma se sbaglio io a parare, non posso più fare nulla. La squadra subisce gol e l’avversario guadagna punto”.

Melissa vive con impegno e serietà il suo ruolo, ma la cosa che traspare oltre a questo è quanto riesca a trarre anche gioia quando è in campo, che sia per allenarsi o per giocare una partita. Ridendo, infatti, confessa quanto si diverte nel tuffarsi per parare la palla e finire sull’erba bagnata o addirittura infangata e sporcarsi tutta.

Sabrina Leuzzi deve la sua passione per il calcio alle emozioni che vive durante i mondiali, occasione in cui la sua famiglia si riuniva per tifare soprattutto Argentina, la terra natia del suo papà. Ricollega, quindi, il calcio a momenti di condivisione e allegria familiare che ama tanto. Poi il suo papà inizia a portarla allo stadio a vedere le partite del Parma e alla fine capisce che di quello sport vuole diventare protagonista. Lascia il basket e si iscrive alla scuola calcio di U.S. Audace.

I suoi genitori accolgono immediatamente la sua richiesta. Sceglie Audace grazie ai suoi amici coetanei, già iscritti, che le parlano con grande entusiasmo della nostra società. Sabrina dice “sono contenta della mia scelta perché mi sono sentita da subito accolta in squadra dai miei compagni e dagli allenatori. Quando sono in campo, che sia un allenamento o una partita, sento di avere le stesse possibilità e lo stesso trattamento dei maschietti. Sento che siamo tutti alla pari“.

Apprezza tanto i suoi allenatori perché sono persone molto aperte e assecondano lei e tutti gli altri se chiedono di poter provare dei ruoli diversi da quelli che gli assegnano. Li lasciano provare e sperimentare senza imporre decisioni. Inoltre le trasmettono la sicurezza che può avere le stesse identiche capacità tecniche e fisiche di tutti gli altri compagni di squadra. Apprezza la loro imparzialità nel trattare ciascuno di loro allo stesso modo.

La nostra centrocampista termina dicendo che ritiene il calcio uno sport unico perché diverso da tutti gli altri. Nelle altre discipline sportive bisogna usare le mani, al contrario, nel calcio protagonisti sono i piedi e la vera abilità sta nel saperli usare mentre corri e cerchi di governare la palla.

Melissa e Sabrina vorrebbero che le ragazzine che, come loro, hanno la passione per il calcio avessero il coraggio di seguirla, non facendosi influenzare dai giudizi negativi che purtroppo ci sono spesso su questo sport. Si augurano, infatti, che presto in Audace ci possa essere una squadra tutta femminile per far cadere una volta per tutte il luogo comune che il calcio è uno sport da maschi. Si rivolgono anche alle famiglie chiedendo di assecondare le loro figlie in questa scelta, così come hanno fatto i loro genitori, che sono, ovviamente, i loro primi sostenitori.

Ringraziamo entrambe per averci raccontato la loro esperienza e trasmesso la passione e la gioia con cui vivono il calcio.