
Dirigente accompagnatrice: Silvia Faroldi
Dirigente accompagnatrice: Silvia Faroldi
Il ruolo di Dirigente Accompagnatore rappresenta quella figura, in genere un genitore, che si assume la responsabilità di accompagnare i bambini/ragazzi convocati alle partite e si occupa di loro fino al rientro a casa.
Si tratta quindi di una mansione di responsabilità in quanto ragazze e ragazzi sono sotto la sorveglianza di questa persona che si impegna a vigilare che tutto vada per il meglio.
Nello staff di U.S. Audace siamo molto fortunati ad avere diverse figure che scelgono di occuparsi di questo, come la nostra Silvia Faroldi.
Una passione nata grazie al figlio
Silvia è appassionata di fotografia e, da settembre 2021, ovviamente di calcio. Ama seguire suo figlio Riccardo nelle partite. Insieme a suo marito ha iscritto suo figlio, classe 2014, alla scuola calcio e da quel momento si è innamorata di questo mondo.
All’inizio pensava che sarebbe stato suo marito che avrebbe seguito Riccardo negli allenamenti e alle partite, invece si è ritrovata coinvolta in prima persona ed è assolutamente felice.
Silvia vive gli allenamenti e le partite come momenti preziosi da condividere con suo figlio. Respira la sua stessa passione ed è un momento tutto loro che li unisce ancora di più.
Già nel primo incontro coi genitori, alla richiesta della dirigenza di genitori che si offrissero per diventare dirigenti accompagnatori dei bambini nei giorni di partita, Silvia si offre immediatamente.
Gli stessi valori dell’Audace
Ad avvicinarla così tanto all’Audace è anche l’impegno che la società ha su tematiche sociali importanti. Il nostro impegno nell’educare gli atleti secondo valori che ogni genitore cerca di trasmettere anche tra le mura domestiche. Di conseguenza, lei vede una continuità tra ciò che la famiglia insegna e ciò che la scuola calcio trasmette.
Silvia fa notare anche che la società ha creato ben 3 squadre per i bambini dell’età di Riccardo per dare la possibilità a ciascuno di loro di giocare e partecipare attivamente alle partite. Lei mette in evidenza questa cosa perché “non tutte le scuole calcio lo fanno e spesso tanti bambini, pur allenandosi come gli altri, non vengono quasi mai convocati per le partite”.
Altro aspetto che Silvia evidenzia è come gli allenatori siano bravi a creare gruppo. “Quando è arrivato all’Audace, Riccardo non conosceva nessuno degli altri bambini ed era un po’ intimorito da questo, ma già dopo il primo allenamento era entusiasta per come era stato accolto ed inserito immediatamente nel gruppo”.
Questo è molto importante per un bambino soprattutto se timido o comunque intimorito dal dover interagire con coetanei che non conosce.
Riccardo si diverte tantissimo e Silvia insieme a lui: entrambi continueranno il cammino nell’Audace con sempre più entusiasmo e passione. E noi vogliamo porgerle un grande ringraziamento per l’impegno che si è presa e per tutta la passione che ci mette!